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18 OTTOBRE, 2022

Investimenti sostenibili: cosa sono i principi ESG e perché investirci?

 

 

Infine, la parte di governance riguarda strettamente una gestione aziendale etica e ispirata a buone pratiche, andando a focalizzarsi sulla trasparenza, sul rispetto degli azionisti e, in particolare, sul rispetto delle minoranze e della parità di genere.

 

1. I fondi ESG: cosa sono?

I fondi ESG, o “sostenibili”, investono le proprie risorse in aziende che non solo hanno dei buoni andamenti finanziari, ma che rispettino anche i principi ESG. Quindi, quando i gestori di tali fondi procedono a scegliere le società in cui investire, adottano alcuni criteri comuni. Per esempio potrebbero escludere società che hanno come principale attività, o che usano in maniera prevalente, prodotti come combustibili fossili, armi, pornografia o tabacco. Al tempo stesso, viene controllato anche l’azionariato. Quindi, se i finanziatori e azionisti di un’azienda appartengono a uno dei settori menzionati, questa potrebbe non essere presa in considerazione dal fondo. Naturalmente, negli ultimi anni, anche moltissime agenzie di rating hanno considerato i fattori ESG, andando a creare a loro volta dei report e degli indici che li tengano in considerazione. Alcuni esempi sono l’S&P 500 Sustainability Screened Index, il Dow Jones Sustainability Indices e il FTSE4GOOD.

 

2. Perché investire in fondi sostenibili?

A prima vista, potrebbe sembrare che le aziende con strategie volte alla sostenibilità abbiano un minore volume di investimenti, ma la realtà è ben differente. Gli investimenti ESG sono sempre più diffusi e esistono tre principali motivazioni a supporto di questo dato. 1. Impatto positivo sull’ambiente: le aziende che hanno un’attenzione particolare ai rischi legati al cambiamento climatico sono anche le più pronte ad affrontarlo, e quindi meno soggette alle volatilità del mercato; 2. Rendimento finanziario: i rendimenti finanziari sono più elevati per le società che hanno punteggi migliori negli indici ESG, come testimonia il report “ESG and financial performance” dell’NYU Stern Center for Sustainable Business. Il report analizza oltre 1.000 studi di ricerca tra il 2015 e il 2020, trovando una correlazione positiva tra i due criteri; 3. Diversificazione di portafoglio: detenere degli investimenti ESG all’interno del proprio portafoglio aiuta molto a diversificare rispetto ad altre tipologie di gestione, in quanto si tratta di investimenti molto eterogenei tra loro.

 

3. Il record del vecchio continente: l’Unione Europea primatista  per fondi ESG

Secondo i dati della società di servizi finanziari Morningstar, a fine dicembre 2021, gli investimenti in fondi sostenibili superavano i €4.000 miliardi, di cui il 42,4% solo nel mercato europeo. Nonostante non superino il 50% del capitale investito a livello globale, in Europa i fondi ESG erano oltre 4.400, cioè oltre il 75% del totale. Basti pensare che rispetto al 2020 i fondi sostenibili in Europa sono aumentati del 40%: questo è solo il primo dei segnali di un trend in fortissima crescita.

 

4. Non solo benefici ambientali, anche rendimenti elevati

Ad esempio, nelle performance a 5 anni, sull’azionario USA i fondi sostenibili hanno ottenuto un rendimento del 112%, al contrario quelli non ESG dell’84%, mentre in Europa gli investimenti sostenibili hanno avuto un rendimento del 49%, contro il 37% di quelli non ESG. Lo stesso vale per una performance con un lasso temporale di 10 anni, dove in USA è del 370% contro il 258% per l’azionariato comune, mentre in Europa del 137% contro il 121%. Ciò ci aiuta a capire come gli investimenti ESG non hanno solamente un impatto positivo sulla società grazie ai benefici ambientali, alla maggiore attenzione sociale e di governo dell’azienda, ma anche direttamente sul guadagno del singolo investitore, dovuto a dei rendimenti che stanno surclassando i normali investimenti.

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