Ippolito Scarsella detto lo "Scarsellino"
(Ferrara 1550 - 1620)
VISITAZIONE, 1590-95 circa
Olio su tela, cm 70 x 80
L’episodio evangelico è svolto dal pittore in orizzontale con la Madonna e la cugina Elisabetta che si abbracciano al centro e i rispettivi consorti posti a chiudere ai lati la scena. Ippolito Scarsella, ritenuto l’ultimo interprete della grande stagione artistica estense, con questo piccolo dipinto riesce a sviluppare un nuovo realismo compositivo accostandolo ad una spiccata nota di nostalgia per uno splendore pittorico ormai al tramonto.
SPOSALIZIO DELLA VERGINE , 1600-1610 circa
Olio su tela, cm 80 x 35
Forse parte di un complesso più vasto di Storie della vita della Vergine, la tela apparteneva alla prestigiosa collezione dei principi Odescalchi di Roma. Sfruttando abilmente il ristretto spazio a disposizione, articola l’episodio in verticale lasciando posto per ampie vedute di paese. All'interno del tempio, il Sacerdote benedice il fidanzamento tra Maria e l'anziano Giuseppe.
CONGEDO DI CRISTO DALLA MADRE, 1600-1610 circa
Olio su tela, cm 80 x 35
Forse parte di un complesso più vasto di Storie della vita della Vergine, la tela apparteneva alla prestigiosa collezione dei principi Odescalchi di Roma. Sfruttando abilmente il ristretto spazio a disposizione, articola l’episodio in verticale ambientandolo in un interno. Gesù, consapevole dell'imminenza della sua morte, prende congedo dalla Madre.
ADORAZIONE DEI RE MAGI, 1600-1610 circa
Olio su tela, cm 80 x 35
Forse parte di un complesso più vasto di Storie della vita della Vergine, la tela apparteneva alla prestigiosa collezione dei principi Odescalchi di Roma. Sfruttando abilmente il ristretto spazio a disposizione, articola l’episodio in verticale lasciando posto per ampie vedute di paese. Nella tela, il vecchio e curvo Giuseppe si appoggia al bastone, ed un curioso Gesù guarda il saggio re inginocchiato e senza corona.
SOGNO DI SAN GIUSEPPE, 1600 - 1610 circa
Olio su tela, cm 80 x 35
Forse parte di un complesso più vasto di Storie della vita della Vergine, la tela apparteneva alla prestigiosa collezione dei principi Odescalchi di Roma. Sfruttando abilmente il ristretto spazio a disposizione, articola l’episodio in verticale lasciando posto per ampie vedute di paese. Un angelo del Signore apparse in sogno a Giuseppe e gli disse di tenere Maria con sè, poichè il nascituro era opera dello Spirito Santo.