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Trading (con ETF e FOREX)

 

 

Lezione 3

Cos'è un ETF?

Un exchange-traded fund è un particolare tipo di fondo di investimento quotato sul mercato. In generale, un fondo di investimento è una società che si impegna a raccogliere il denaro di alcuni risparmiatori allo scopo di investirlo sul mercato.

La caratteristica principale degli ETF è quella di essere a gestione passiva. Vuol dire che la composizione degli investimenti del fondo è pre-determinata, non viene cambiata nella vita dell’ETF. Molto spesso il loro rendimento è legato ad un indice di borsa, ossia ad una serie di titoli azionari con delle caratteristiche simili tra loro o che appartengono allo stesso mercato.

Ad esempio, il Nasdaq è l’indice azionario che contiene i titoli tecnologici della borsa statunitense. Questo fondo di investimento viene gestito da un portfolio manager (gestore di portafoglio), che prende le decisioni di investimento iniziali senza poi compiere dei cambi di strategia radicali ma solo degli eventuali perfezionamenti. Vale a dire un soggetto a cui tutti i partecipanti del fondo delegano le decisioni di investimento sulla compravendita di azioni in modo da far fruttare il più possibile il denaro degli azionisti dell’ETF.

La storia
Gli ETF nascono negli Stati Uniti nei primi anni ’90, replicando l’andamento dell’indice Standard & Poor’s 500, mentre in Italia hanno iniziato ad essere scambiati solamente a partire da settembre 2002. Attualmente, sono quotati oltre 500 ETF solamente nella Borsa Italiana. Nel mercato italiano i più comuni replicano l’andamento dell’indice FTSE MIB, il quale rappresenta a sua volta l’andamento medio delle 40 società italiane più quotate sul mercato di Milano.

E i rendimenti?
I rendimenti degli ETF possono essere impiegati principalmente in due modalità diverse: la prima, ad accumulazione, se il manager reinveste i dividendi nelle stesse attività in cui ha già investito per il fondo, andando a consolidare la posizione dell’ETF, per far crescere il capitale degli azionisti; l’altra è detta a distribuzione e avviene quando i dividendi delle attività contenute nell’ETF vengono ripartiti proporzionalmente tra gli azionisti a seconda della percentuale che possiedono.

La semplicità degli ETF
Gli ETF sono molto apprezzati sia dagli investitori istituzionali che dai privati grazie alla loro semplicità. Questi fondi sono semplici perché permettono agli investitori di scegliere i tipi di strumenti e mercati in cui investire, come un indice su tutto il mercato o solo sulle azioni tecnologiche, solo azioni o obbligazioni, e di replicarne l’andamento.

Inoltre, gli ETF sono comprati e venduti come strumento singolo, quindi le commissioni pagate al broker sono minori rispetto al dover comprare le singole azioni di cui è composto. In più, un’altra peculiarità di questi fondi è che non ci sono limiti di investimento minimo, quindi si possono acquistare anche importi molto ridotti.

Naturalmente esistono anche degli svantaggi nel possedere degli ETF, come il fatto che venga replicato un indice senza differenziarlo, quindi potrebbe detenere azioni o obbligazioni che sarebbe meglio non possedere.

A cura di: Alessandro Nava

 

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